SEO: i 10 errori più comuni da evitare
In questo articolo ti spiegheremo cos’è la SEO, perché conviene farla ma soprattutto come applicarla nella maniera corretta. Sembra facile applicare i principi della SEO al proprio sito web ma è altrettanto facile incappare in semplici errori che rischiano di vanificare il tuo lavoro!
Prima di illustrare cosa NON FARE, però, definiamo cos’è effettivamente la SEO e i suoi principi fondamentali. Se sei già esperto, scorri l’articolo e scopri subito cosa non devi fare quando decidi di sfruttarla per il tuo business.
Contenuti
Cos’è la SEO: definizione e i fondamentali della pratica
Possedere un sito web e mantenerlo performante nel corso del tempo non è cosa semplice se non si hanno le giuste competenze. Ad esempio per essere con costanza tra i primi risultati dei motori di ricerca, comporta il rispetto di alcuni standard che ad esempio Google, anzi lo spider di Google, ritiene importanti.
Qui entra in gioco la SEO: è l’acronimo di ciò che nel marketing viene definito come “Search Engine Optimization” (in italiano “ottimizzazione dei motori di ricerca”). Essa raggruppa tutte quelle tecniche e pratiche che facilitano la ricerca di un sito e suoi i contenuti migliorandone il posizionamento (“ranking”) nella pagina dei risultati (“Serp”).
Questa disciplina viene utilizzata per aumentare traffico sulla propria pagina Web, che spesso si traduce in contatti (“Lead”) ed infine, se la tua attività è un’attività commerciale si convertiranno in vendite.
Come cercano gli utenti online e come funzionano i motori di ricerca?
La SEO risponde ad entrambe le domande. Innanzitutto, devi sapere che esistono degli strumenti, detti anche “tools”, come SeoZoom, grazie ai quali è possibile analizzare il Search Intent degli individui. In poche parole, significa che puoi capire come gli utenti si muovono nella rete e soprattutto quali parole chiave utilizzano nella loro ricerca.
Google, grazie al suo avanzatissimo algoritmo è in grado di prevedere e suggerire i termini mancanti nella barra di ricerca grazie ai dati immagazzinati nel tempo. Infatti i motori di ricerca non smettono mai di conoscerci e continuamente ricalibrano i risultati di ricerca in base a tantissimi fattori come la posizione, ricerche pregresse degli utenti, pagine più cliccate e autorevoli etc.
Facciamo un esempio pratico: Io Samuele tifo la squadra di calcio del Parma. Un giorno mi sveglio e decido che voglio acquistare una maglietta dal sito ufficiale del club. Entro su Google e mentre digito la frase: “parma” mi compare subito a fianco la parola “calcio”.
In questo caso hai visto che il motore di ricerca ha intuito, in base ai miei interessi e tanti altri dati a cui ha accesso, quali potesse essere il mio interesse principale e l’ha inserito tra i primi risultati. Non finisce qui: se analizziamo ciò che esce a me e ciò che esce a te lettore, probabilmente avremmo risposte diverse in Serp.
I primi risultati sono spesso annunci sponsorizzati e spesso vengono percepiti dall’utente in modo negativo rispetto ai risultati ‘’organici’’, per questo è fondamentale riuscire a mantenere un buon posizionamento anche senza l’aiuto di Google Ads. Infatti i siti con il ranking migliore sono anche quelli ritenuti autorevoli e più cliccati. Scorrendo in basso, però, è probabile che i miei risultati siano differenti dai tuoi, a seconda degli input diversi che abbiamo fornito alla macchina.
Ora che sai cos’è la SEO e come funzionano i motori di ricerca, sei pronto per conoscere gli errori che devi assolutamente evitare se decidi di metterti in gioco.
10 ERRORI DA EVITARE ASSOLUTAMENTE
Attuare una buona strategia Seo non è una cosa banale, proprio per questo motivo ti elencheremo e spiegheremo di seguito gli errori più comuni che rischiano di compromettere la sua efficacia.
1) Troppe keywords e keywords non coerenti
Le keywords sono parole-chiave che vengono inserite strategicamente in ogni parte testuale del sito (titolo, sottotitolo, descrizione, didascalie, ecc..). Non vengono reperite a caso, ma sono frutto di uno studio che tiene in considerazione le ricerche degli utenti e quindi quali termini, espressioni e brevi frasi sono più utilizzate per descrivere qualcosa.
Se per esempio hai come attività una palestra e hai notato che genera più volume di traffico la parola “panca piena manubri” rispetto a “panca piana palestra”, sarà più conveniente inserire la prima rispetto la seconda proprio perché gli utenti tendono a utilizzare la prima combinazione di parole.
Questo, però, non significa che tu debba riempire il tuo sito di keywords: rischieresti di rendere la lettura noiosa e poco spontanea, inoltre devi sempre considerare l’esperienza dell’utente che potrebbe sentirsi spaesato dai troppi termini complicando la sua ricerca. Quando questo succede le persone tendono ad abbandonare la pagina, proprio ciò che vuoi evitare!
Per quanto riguarda le keywords errate, è un fenomeno abbastanza diffuso: questo accade perché le aziende sono abituate ad utilizzare un linguaggio di settore altamente specializzato che però non rispecchia le ricerche effettive degli utenti che si servono di parole e concetti più generali per descrivere un prodotto o un servizio.
Capita anche per le pagine che hanno versioni in più lingue: non è detto, per esempio, che se in Italia il prosciutto crudo ha questa nomenclatura, allora in un altro paese la traduzione sia quella letterale. Infatti, nel Regno Unito, il nostro prosciutto crudo non è conosciuto come “raw ham” ma più spesso come “dry-cured ham”. Per questo lo studio delle keyword deve sempre essere molto accurato.
2) Non curare la link building
La link building non è altro che una rete di link collegati tra di loro e creati in modo che portino traffico in tutte le pagine che si ritengono importanti.
Molte volte capita che in un sito, i link siano pochi o addirittura non ci siano. Non fare questo errore! Essi sono fondamentali per indirizzare il percorso dei lettori nella maniera che vuoi tu, collegando pagine correlate interne al sito. Non solo: puoi far fluire gli users attraverso l’esterno, portandoli sui social, su e-commerce e via dicendo.
3) Puntare sulla quantità rispetto alla qualità
Puntare sulla qualità è fondamentale per far capire ai motori di ricerca che il tuo sito è autorevole e credibile. Evita di pubblicare contenuti duplicati e soprattutto copiati da altri siti. Inoltre, tieni sempre aggiornati quelli vecchi e modificali se noti errori o imprecisioni.
4) Non gestire i metatag
I meta tag sono metadati che si inseriscono nel documento HTML per veicolare informazioni aggiuntive correlate alla pagina web che ne fa uso. Per quanto riguarda i siti Web, fai attenzione ad inserire in ogni pagina Title (il titolo principale in H1 mentre i sottotitoli in H2) e la Meta-description. Essi devono essere diversi per ogni contenuto pubblicato.
5) Trascurare l’Url
Non avere un Url chiaro e comprensibile per i motori di ricerca rischia di penalizzarti parecchio: utilizza le keyword e stai attento che non sia troppo lungo.
6) Non pubblicare contenuti per tanto tempo
Essere presenti in maniera costante sul Web è una delle regole chiave. Se non vuoi che Google si scordi di te, devi pubblicare qualche contenuto rispettando una certa frequenza.
7) Sito lento
Avere un sito lento fa perdere in pochi attimi di secondo la concentrazione e l’interesse dell’utente: si stima che un caricamento superiore ai 3 secondi faccia sistematicamente abbandonare il sito all’user. Avere un sito performante è di primaria importanza, perciò documentati sui vari piani di hosting e su come incrementare la velocità del tuo sito.
8) Non guardare i competitor
Non vedere il posizionamento dei competitor rischia di annullare l’efficacia delle tue strategie. Studia e analizza i punti di forza e debolezza della concorrenza per capire dove puoi migliorarti.
9) Non avere un sito responsive e mobile friendly
Oggi molte persone navigano in rete attraverso i dispositivi mobili. Non essere ottimizzati per questi device ti rende obsoleto agli occhi di Google.
10) Non pensare alla località dove lavori
Soprattutto se sei una piccola-media impresa, questo è un errore da evitare. Ottimizzarsi attraverso keywords che indicano anche la città o il paese dove ha sede la tua attività è importante per raggiungere come potenziali clienti primari, gli abitanti di quel posto.
Alcuni consigli su come attuarla in maniera efficace
Ora che sai anche gli errori da evitare, ti vogliamo dare qualche suggerimento per attuare una buona strategia Seo.
Ovviamente, puoi tenere valide le imprecisioni elencate nel paragrafo sopra ma ora ti indicheremo qualche altro consiglio che magari non sai.
Per prima cosa, è fondamentale che tu conosca il target dei tuoi clienti e a chi vorresti continuare a rivolgerti. Capita, infatti, che molto spesso gli imprenditori non conoscano così bene i propri clienti e le loro caratteristiche.
Per ovviare a ciò studia la tua clientela con i loro dati (demografici, economici, sociali, interessi, ecc…) e costruisci delle buyer personas. Se ti stai domandando cosa siano, te lo spieghiamo subito: sono rappresentazioni fittizie di clienti tipo e servono per avere un’idea schematica di chi potrebbe essere un soggetto interessato ai servizi della tua impresa.
Definiti target e buyers personas, gli ultimi consigli che ci sentiamo di darti sono quelli di fare attenzione ai fattori on-page e off-page. Per i primi si intendono i contenuti all’interno del sito, i relativi codici Html, alberatura e tutto ciò che riguarda la struttura della pagina web. I secondi, invece, riguardano gli elementi esterni al sito: ne sono un esempio i link oppure i social.
Se hai bisogno di ulteriore aiuto, ti consigliamo di approfondire il nostro articolo: SEO: 3 consigli per migliorare da subito i contenuti per la ricerca Google
Inizia anche tu!
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