Come curare il proprio canale YouTube per il proprio business

In questo articolo andremo a spiegarti perché YouTube può essere utile per il tuo business. Ti forniremo delle valide indicazioni per strutturare una buona alberatura del tuo canale in modo da migliorare l’efficienza e la user experience di un tuo ipotetico cliente. Inoltre, andremo a consigliarti alcuni esempi di video che potresti realizzare per i tuoi prodotti/servizi.

Prima di questo, però, iniziamo con una breve introduzione su cosa sia YouTube.

Per chi ancora non sapesse cosa sia YouTube e quali siano le sue funzioni, spieghiamo in breve righe di cosa si tratta.

YouTube è una piattaforma 2.0, ovvero uno spazio virtuale nel quale è possibile sia vedere che interagire attivamente con i contenuti presenti in rete.

Infatti, sul sito è possibile seguire canali che pubblicano video di vario genere: videoclip (musicali e non), cortometraggi, notizie, live streaming, video ironici, informativi e tant’altro.

Al giorno d’oggi, il sito è ormai molto utilizzato da tantissime imprese che hanno compreso le sue potenzialità e la mole di persone che ogni giorno passano ore sulla piattaforma.

Infatti, un buon motivo per iniziare a sfruttare YouTube per la propria attività è sicuramente il fatto che esso è usato da milioni di utenti e questo può essere un vantaggio per aumentare la propria brand awareness, ovvero farsi conoscere maggiormente.

Inoltre, siccome le persone possono commentare i video, è un buon modo per stabilire un contatto diretto con il pubblico ed aumentare la fiducia verso la propria impresa.

Infine, ma non per importanza, nel caso tu fossi un’impresa già conosciuta, potresti sfruttare YouTube per aumentare la reputazione, soprattutto se il tuo canale inizia ad ottenere migliaia di iscrizioni ed i tuoi contenuti migliaia di visualizzazioni e like.

Per fare in modo che un canale YouTube sia appetibile agli occhi degli utenti, bisogna curare l’alberatura, proprio come in un sito web.

In questa maniera, i visitatori del tuo spazio virtuale saranno più invogliati a vedere i tuoi contenuti, anche in termini di efficienza.

Vediamo come:

1) Cura l’immagine del profilo e della copertina del canale: La prima cosa che è visibile nella pagina dei risultati quando un canale viene mostrato è la foto del profilo.

Non averla significa aver indirizzato ipotetici clienti verso altre destinazioni più sicure, dal momento che un canale senza immagine trasmette vari tipi di dubbi. In primis, su quale sia effettivamente il tema che tratta il tuo spazio in rete, in secundis sulla tua professionalità.

Pensaci bene: sei più o meno invogliato di entrare in un negozio che non abbia né logo né una vetrina curata? Penso che la risposta sia scontata.

Anche la foto di copertina è importante: molte attività la utilizzano per inserirci i propri contatti e uno slogan riconoscibile del proprio marchio. Siccome la possibilità di caricarla c’è, perché non sfruttarla?

2) Cura le playlist del canale: Questo spazio è importante per migliorare la user experience del tuo ipotetico cliente. Le playlist, infatti, servono per sezionare i contenuti ed inserirli in appositi contenitori in base alla tipologia di quest’ultimi.

Per esempio, se sei un’impresa d’abbigliamento che vende varie marche di vestiti, potresti creare playlist per ogni marca. Nella sezione Nike ci saranno i video relativi ai prodotti di quel logo, nella sezione Adidas quelli di Adidas e via dicendo.

In questa maniera il visitatore risparmia tempo durante la sua ricerca e il tuo canale risulterà professionale ed efficiente.

3) Cura la descrizione del canale e dei tuoi video: In questo spazio puoi scrivere in sintesi chi sei e di cosa ti occupi. Hai a disposizione abbastanza caratteri, quindi sfruttali se ritieni che sia importante.

Presentati e racconta qualcosa del tuo marchio. Renditi riconoscibile.

Per quanto riguarda la descrizione dei video, spiega in breve cosa vai a trattare nel contenuto specifico in modo da informare il visitatore.

Da qualche tempo, è inoltre possibile sezionare il video in varie parti e dare un titolo ad ognuna di esse, proprio come in figura qui sotto.

Inoltre, sia nella descrizione del canale, sia in quella del video, puoi inserire vari link esterni che rimandano ai tuoi profili social e al tuo sito web.

4) Cura le grafiche dei tuoi video: Così come per l’immagine di profilo e di copertina, anche curare le grafiche dei propri contenuti è importante.

Progettare copertine dei video diverse in base alla diversa tipologia di video, può essere un altro modo per migliorare la user experience del visitatore.

Inoltre, ti rende originale e diverso dalle altre attività, dal momento che stai inserendo qualcosa di creativo che è stato pensato direttamente da te.

5) Inserisci il pulsante “Abbonati” e “Grazie” nei tuoi video: Da qualche periodo YouTube ha introdotto queste due possibilità di guadagno.

Se credi di fare video ben curati ed avere un canale professionale, perché non provare a chiedere ai tuoi iscritti di abbonarsi al tuo spazio per sostenerti o di donare qualche euro tramite la CTA denominata “Grazie”.

6) Inserisci la funzione Première nei tuoi video: Questa funzione permette al proprietario del canale di impostare un promemoria e un countdown per informare gli iscritti che un video uscirà in un determinato periodo.

Questa tecnica è usata per sfruttare l’attesa ed aumentare il desiderio nell’utente di visionare il contenuto appena uscirà.

I video che possono funzionare sono molteplici e variano dal tipo di attività che hai.

Di seguito ne proponiamo alcuni:

1) Video tutorial: Questi tipi di video possono essere utili per acquisire autorevolezza e professionalità. In sostanza, per aumentare la tua brand reputation

Per esempio, nel caso tu fossi un’insegnante di palestra potresti fare video che spiegano come effettuare nella giusta maniera degli esercizi per l’allenamento.

2) Video informativi: Questi contenuti possono essere caricati per soddisfare ipotetici clienti curiosi che vogliono imparare o conoscere un determinato tema.

Un esempio può essere il canale di Sky, che carica contenuti sportivi ed interviste.

3) Video recensioni: Questa tipologia di video rientrano in quelli informativi ma riguardano nello specifico un determinato servizio/prodotto.

Puoi parlare delle caratteristiche di ciò che vendi in modo da invogliare il consumatore ad acquistarlo.

4) Video “dietro le quinte”: Questi contenuti possono soddisfare i clienti curiosi e allo stesso tempo puoi renderti professionale mostrando l’impegno che ci metti nel lavoro.

Puoi filmare una giornata tipo in azienda oppure se sei un artigiano l’ideazione di un prodotto da zero.

Per esempio, qualche mese fa ha spopolato un video che mostrava come venissero creati i jeans strappati.

5) Video educativi: Questi tipo di video possono funzionare, per esempio, nel caso tu fossi un canale che offre lezioni. Magari sei un’insegnante di scuola superiore d’inglese, perché non iniziare a fare video per acquisire ulteriori clienti? Sfrutta l’occasione!

6) Video d’intrattenimento ironici: Puntare su un linguaggio più simpatico/ironico può essere persuasivo perché come Cialdini ci insegna, la simpatia ci coinvolge maggiormente. Potresti creare video “vlog” nel quale mostri una tua giornata di vita, per stabilire un contatto più diretto con i tuoi clienti, per esempio.

7) Dirette streaming: Proprio come su Twitch, anche YouTube permette di avviare dirette. Grazie ad esse è possibile attivare la possibilità di farsi donare qualche euro dai tuoi followers ed inoltre puoi entrare in comunicazione diretta con i tuoi iscritti. Potresti, magari, usare le live per rispondere a quesiti/dubbi di chi ti segue.

8) Video sponsorizzati: Essere proprietario di un canale YouTube ti permette di stringere accordi lavorativi e di creare video appositi richiesti dallo sponsor. In questa maniera te guadagni da esso e chi ti commissiona il lavoro aumenta il bacino d’utenza e le vendite.

Inoltre, serve per poterti far percepire come un’impresa autorevole e conosciuta.

Attenzione, però, a non rovinare l’esperienza del cliente riempiendo il canale ed i video di sponsorizzazioni. Potrebbe essere un’arma a doppio taglio.