BeReal, il social del momento: come funziona e come utilizzarlo per la tua azienda

Due minuti per scattare, un unico contenuto da pubblicare ogni giorno, zero filtri o ritocchi: è su queste poche e semplici regole che si basa il funzionamento di BeReal, il social che sta spopolando in giro per il mondo e, negli ultimi mesi, ha conquistato milioni di utenti italiani.

E si sa, le aziende cercano sempre di mettere lo zampino proprio là dove prolifera l’entusiasmo del pubblico, cavalcando l’onda alla ricerca di notorietà ed engagement. Ma è così anche per BeReal?

All’apparenza, la nuova piattaforma non sembra l’ambiente ideale per brand e aziende, ma utilizzandola nel modo giusto è possibile dare risalto alla propria attività e catturare l’attenzione degli utenti: basta sfruttare le sue peculiari caratteristiche. Vediamo come.

Nonostante la sua popolarità sia cresciuta esponenzialmente soltanto negli ultimi mesi, questo social ha origini non così recenti: è stato infatti creato nel 2020 da due sviluppatori francesi, Alexis Barreyat e Kevin Perreau, che volevano regalare agli utenti della piattaforma un’esperienza completamente diversa da quella fornita dai social più popolari, come Instagram, Facebook e Tik Tok.

Il concept è semplice: in un mondo in cui tutto ciò che vediamo online è ritoccato, patinato, filtrato e costruito per apparire perfetto, manca uno spazio in cui le persone possano essere loro stesse. Su BeReal non si ostentano visi levigati, viaggi da sogno e carriere di successo: il gioco è mettersi in mostra nelle esperienze più banali del proprio quotidiano, con le proprie imperfezioni e la propria normalità, e confrontarsi con persone altrettanto imperfette e altrettanto normali, per scoprire quanto può essere divertente, confortante e liberatorio apparire esattamente per quel che si è. Sembrano d’accordo i 53 milioni di utenti in tutto il mondo che, fino allo scorso Ottobre, hanno scaricato l’app sui propri dispositivi, rendendola una delle app più gettonate dell’App Store e di Google Play Store.

Ma come funziona BeReal? Scopriamolo più in dettaglio.

Una volta al giorno, ad un orario sempre diverso, l’applicazione ti invia una notifica comunicandoti che è arrivato il momento di scattare una foto – o meglio, un ‘BeReal’, come viene chiamato sulla piattaforma. Non si tratta infatti di una classica foto, come quelle che scatteresti per Instagram o Snapchat: premendo sul pulsante di scatto, il tuo telefono attiverà contemporaneamente la fotocamera esterna e la fotocamera interna, per immortalare sia chi è dietro allo schermo, sia ciò che sta succedendo nell’ambiente.

Quando premerai sulla notifica, l’applicazione ti darà una finestra di tempo di due minuti in cui scattare il tuo BeReal. Come puoi immaginare, non è possibile aggiungere filtri o modificare in alcun modo la foto scattata: puoi solo decidere di cancellarla e scattarla nuovamente. Attenzione però, perché il social mostra pubblicamente il numero di tentativi che hai fatto prima di postare la foto finale: più è alto questo numero, più la tua foto sarà verosimilmente il risultato di lunghe pose e forzature – e, perciò, per nulla naturale e spontanea come dovrebbe essere. Buona la prima quindi, qualunque sia la tua espressione, l’aspetto dei tuoi capelli o dei tuoi vestiti.

Una caratteristica peculiare di questo social è la possibilità di pubblicare un solo contenuto al giorno, proprio a partire dal momento in cui ricevi la notifica. E se non lo fai? Non potrai visualizzare i contenuti degli altri, che ti verranno oscurati finché non deciderai di mettere in mostra anche tu un istante della tua quotidianità.

Una funzione molto divertente di BeReal è data dalla possibilità di reagire alle foto degli altri attraverso delle RealMoji, ovvero delle emoji personalizzate che puoi creare volta per volta scattandoti dei selfies: ti immortalerai quindi in una risata per rispondere ad un BeReal buffo, con la bocca aperta per esprimere stupore, o con il pollice all’insù per mostrare la tua approvazione. Assieme ai commenti, questa è l’unica possibilità di interagire con il BeReal di qualcuno: niente mi piace o condivisioni, che su Facebook o Instagram spingono spesso gli utenti alla pressione di sentirsi apprezzati, e alla convinzione di valere solo in base ai numeri che ogni foto totalizza.

Una piattaforma all’insegna dell’autenticità quindi, che coglie a pieno il crescente bisogno di trasparenza manifestato sulla rete: secondo una recente ricerca*, più del 40% degli utenti appartenenti alle giovani generazioni ritiene che sui social media ci sia troppa pressione ad essere perfetti, e che le persone dovrebbero mostrarsi online per quello che realmente sono. Su BeReal, conoscere e far conoscere il lato più genuino di sé e degli altri crea un sentimento di empatia e condivisione che rafforza i legami tra gli utenti, e che ha reso l’uso della piattaforma così virale.

In questo angolo idilliaco della rete, c’è spazio per le aziende? La strada per dare risalto al proprio brand su BeReal sembra particolarmente tortuosa, ma può portare lontano. Vediamo perché.

Come avrai intuito, BeReal è una piattaforma profondamente diversa rispetto ai canonici Instagram, Facebook, Tik Tok o YouTube: nessuna possibilità di caricare contenuti pre-confezionati, di programmare la pubblicazione di un post o di ottenere statistiche sul numero di persone che l’hanno visualizzato. Per rimanere fedele alla propria immagine di ‘finestra sulla realtà’, BeReal tende a scoraggiare ogni azione apertamente promozionale: non è possibile pubblicare inserzioni o sponsorizzare contenuti, e anche il ricorso all’influencer marketing non è visto di buon occhio.

Per un’azienda, quindi, è meglio volgere lo sguardo altrove? Non necessariamente: conoscere nel dettaglio le caratteristiche di questo social permette di capire come sfruttarle al meglio, e così fare breccia nel cuore degli utenti.

Su BeReal, un contenuto risulta tanto più interessante quanto più è spontaneo, sincero e naturale: per attirare l’attenzione sul tuo brand, crea dunque contenuti in linea con lo spirito della piattaforma, che abbiano come parola d’ordine la spontaneità, la sincerità e la naturalezza. Ecco tre format che puoi seguire:

• in the making. Se la tua azienda produce qualcosa, potresti cogliere l’occasione per mostrarne le varie fasi di lavorazione: per una sartoria, ad esempio, sarebbe l’ideale immortalare i processi che portano alla realizzazione di un abito; allo stesso modo, una caffetteria potrebbe affidare al barista il compito di documentare la preparazione di un buon cappuccino. Mostrare il lavoro che c’è dietro al prodotto finale dà valore aggiunto alla propria attività, e contribuisce a trasmettere un’idea di onestà e trasparenza.

• a day in the life. Un modo efficace per dare autenticità al tuo brand è raccontare la quotidianità di chi lavora nella tua azienda: potresti chiedere ai tuoi dipendenti di scattare un BeReal mentre sono occupati nelle loro mansioni giornaliere, durante una riunione o in una pausa caffè con i colleghi. Questa soluzione è particolarmente indicata per i settori che offrono servizi poco tangibili: offrendo uno sguardo sulla vita quotidiana degli insider, contribuirai non solo a fare chiarezza su che cos’è e di che cosa si occupa la tua azienda, ma anche a darle un aspetto più ‘umano’ e familiare.

• customer relations. Quale arma migliore per veicolare spontaneità se non mostrare il modo in cui ti relazioni con i clienti? Sono numerose e varie le persone che si rivolgono a te nella scelta di un prodotto o un servizio, ciascuna con le proprie caratteristiche, i propri gusti e le proprie esigenze: ogni giorno, una di loro può diventare protagonista di un tuo BeReal (chiedendo il suo consenso, ovviamente), regalandoti un’occasione sempre diversa per sottolineare come la tua attività sia in grado di rispondere ad ogni tipo di necessità. Una nuova acconciatura, la scelta di un tatuaggio, la prova di un outfit: immortalare senza filtri la soddisfazione dei tuoi clienti è il modo più autentico e concreto per dare una prova della validità di ciò che offri.

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